Che cos’è la derattizzazione nei negozi alimentari e perché è fondamentale
I rischi sanitari legati alla presenza di roditori
I roditori sono portatori di numerose malattie infettive, trasmissibili all’uomo attraverso il contatto diretto o indiretto con alimenti contaminati, superfici o oggetti. Tra le patologie più comuni si annoverano la salmonellosi, la leptospirosi e la toxoplasmosi. La loro presenza compromette gravemente la sicurezza alimentare e può provocare gravi focolai infettivi nei consumatori.
I danni economici e strutturali per l’attività commerciale
Oltre ai rischi sanitari, i roditori possono causare danni ingenti alle strutture, ai macchinari e alle scorte alimentari. Rosicchiano cavi elettrici, tubature e confezioni alimentari, determinando costose riparazioni e perdite di prodotto. La perdita di merce, i costi di ripristino e il danno d’immagine per il negozio possono compromettere gravemente la continuità dell’attività.
Impatto sulla reputazione del negozio alimentare
La sola segnalazione della presenza di roditori può compromettere irrimediabilmente la fiducia dei clienti. In un contesto competitivo come quello alimentare, la reputazione è fondamentale. Un’attività percepita come non sicura rischia recensioni negative, perdita di clientela e calo drastico del fatturato.
L’obbligatorietà della derattizzazione preventiva
Per prevenire tali rischi, la normativa prevede che i gestori dei negozi alimentari adottino misure di derattizzazione preventiva. La derattizzazione non deve avvenire solo in caso di infestazione conclamata, ma come parte di un piano continuo di prevenzione e monitoraggio, in ottemperanza al sistema HACCP e alle norme igienico-sanitarie vigenti.
Normativa di riferimento: Regolamento CE 852/2004 e D.Lgs. 193/2007
Il Regolamento CE 852/2004: il pilastro europeo dell’igiene alimentare
Il Regolamento CE 852/2004 rappresenta il quadro normativo comunitario per garantire la sicurezza alimentare lungo tutta la filiera. Esso impone agli operatori del settore alimentare (OSA) di attuare buone pratiche igieniche e di prevenzione contro le contaminazioni, compresa l’attuazione di misure efficaci contro roditori e altri infestanti. Ogni fase della produzione, trasformazione e vendita degli alimenti è soggetta a queste norme per assicurare un elevato livello di tutela dei consumatori.
L’importanza della prevenzione continua
Il Regolamento sottolinea che la prevenzione è prioritaria rispetto all’intervento. Gli OSA devono quindi prevedere controlli regolari, ispezioni dei locali, e sistemi di monitoraggio per individuare tempestivamente eventuali segni di infestazione, intervenendo prima che la situazione possa compromettere la sicurezza alimentare.
Il D.Lgs. 193/2007: applicazione e sanzioni in Italia
Il Decreto Legislativo 193/2007 recepisce il Regolamento europeo nel contesto italiano, stabilendo le responsabilità specifiche per le imprese alimentari. Prevede controlli ufficiali da parte degli enti preposti (ASL, NAS, autorità sanitarie) e definisce un sistema sanzionatorio rigido in caso di inadempienze, che va da multe pecuniarie fino alla sospensione o chiusura dell’attività.
Il ruolo del piano di autocontrollo
Ogni esercizio alimentare è obbligato a predisporre un piano di autocontrollo basato sui principi HACCP, che includa specifiche misure di prevenzione e monitoraggio contro i roditori. Questo piano deve essere costantemente aggiornato e documentato, pronto per eventuali controlli ufficiali.
Il legame tra derattizzazione e HACCP: punti critici e autocontrollo
I principi dell’HACCP applicati alla derattizzazione
Il sistema HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points) si basa sull’identificazione e il controllo dei pericoli che possono compromettere la sicurezza alimentare. Tra questi pericoli, i roditori sono considerati un rischio biologico primario, in quanto possono veicolare agenti patogeni pericolosi per la salute umana.
Identificazione dei punti critici di controllo (CCP)
All’interno del piano HACCP, i gestori devono individuare le aree più vulnerabili all’infestazione, come magazzini, depositi, zone di carico/scarico merci e aree di lavorazione. Questi vengono definiti punti critici di controllo (CCP), dove è necessario monitorare costantemente l’eventuale presenza di roditori e adottare misure correttive immediate se rilevati segnali d’infestazione.
Misure preventive integrate nel piano HACCP
Oltre al monitoraggio, il piano HACCP deve prevedere:
- Ispezioni periodiche delle aree critiche.
- Installazione di dispositivi di prevenzione (barriere fisiche, trappole, esche in sicurezza).
- Formazione del personale per riconoscere i segni di infestazione.
Documentazione e tracciabilità delle azioni
Tutte le attività di prevenzione, controllo e intervento devono essere accuratamente documentate nel registro HACCP. Questa documentazione costituisce prova del rispetto delle normative in caso di ispezioni ufficiali e consente una gestione trasparente e verificabile della sicurezza alimentare.
Responsabilità dell’esercente e obblighi documentali
Il ruolo centrale dell’esercente nella sicurezza alimentare
L’esercente è il primo garante della sicurezza alimentare all’interno del proprio esercizio. È sua responsabilità adottare tutte le misure necessarie per prevenire le infestazioni e garantire ambienti idonei alla conservazione e manipolazione degli alimenti.
Collaborazione con professionisti certificati
L’esercente deve avvalersi esclusivamente di aziende certificate e autorizzate per gli interventi di derattizzazione. Queste aziende devono operare secondo protocolli conformi alla normativa vigente e rilasciare apposita documentazione che attesti l’efficacia degli interventi eseguiti.
Gestione e archiviazione della documentazione
Tutti i report di intervento, i piani di monitoraggio, le schede tecniche dei prodotti utilizzati e i certificati rilasciati dalle aziende di derattizzazione devono essere conservati in modo ordinato e facilmente consultabile. Questi documenti fanno parte integrante del piano HACCP e devono essere disponibili in caso di controlli ufficiali.
Aggiornamento continuo del piano HACCP
Il piano HACCP deve essere aggiornato periodicamente in base ai risultati dei monitoraggi, a eventuali modifiche strutturali dei locali o a nuove normative. L’esercente deve verificare che le procedure previste siano attuate correttamente dal personale e che eventuali anomalie vengano prontamente risolte.
Conseguenze in caso di inadempienza
In caso di controlli da parte delle autorità sanitarie (ASL, NAS), la mancanza di documentazione aggiornata, l’assenza di interventi programmati o la presenza di segni di infestazione possono comportare:
- Sanzioni amministrative pecuniarie.
- Sospensione temporanea o definitiva dell’attività commerciale.
- Avvio di procedimenti penali in caso di gravi violazioni.
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